Selezionare una bevanda: è iniziato così, con il più consueto dei comandi da distributore automatico, una conoscenza destinata ad approfondirsi con la stessa rapidità con la quale si fa girare il cucchiaino nel caffè per sciogliere lo zucchero. Protagonisti di questa storia ventidue volontari della Croce rossa italiana che, riunitosi a Marco di Rovereto nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 febbraio per partecipare a un corso di comunicazione istituzionale, hanno avuto il piacere di condividere qualcosa di più profondo dei semplici banchi di scuola.
Come spesso accade, infatti, da una tazza di caffè fumante, e quindi da un piacere comune alla maggior parte delle persone, sono partiti discorsi, confidenze, dibattiti e costruttivi scambi di opinioni che hanno rivelato tante vite nascoste sotto le divise. Ecco come, oltre venire a sapere che la persona che poco prima ha ascoltato accanto a te l’elenco delle norme editoriali per scrivere un articolo formalmente corretto prende il caffè macchiato, è possibile scoprire che è un volontario dal 1982, nella vita privata fa l’elettricista, ama la fotografia oppure ha una bimba di pochi mesi di nome Maddalena che aspetta a casa.
I trenta minuti di pausa che si sono alternati tra una lezione e l’altra del corso si sono quindi trasformati in una piacevole occasione durante la quale socializzare, mettere a confronto il proprio background in materia di comunicazione, raccontare aneddoti ed esperienze come volontari e confrontarsi su tematiche di attualità. Grazie ad un momento semplice, informale e spesso bistrattato da docenti e relatori, si è quindi creato un clima ottimale che ha permesso ai partecipanti del corso di interfacciarsi con maggiore tranquillità e spontaneità non solo fuori, ma anche dentro l’aula.
Se, come sembra essere successo in questo caso, le conquiste migliori possono celarsi anche dietro le azioni più semplici, l’imperativo è non perdersi mai una pausa caffè, inserire la moneta, selezionare una bevanda e… assaporare la condivisione. (jr)