Lavis a Neverland 2.0
(pubblicato sul numero 26 di “Ti scrivo”)
Diciassette anni, voglia di mettersi in gioco, capacità e opportunità: questi gli ingredienti che Lucia ha scelto di usare per intraprendere un percorso formativo complesso e diventare istruttrice salute. Figura di riferimento nei giovani per quanto riguarda la salute in Trentino, l’Abruzzo è stata la culla che ha fatto nascere una nuova istruttrice del nostro Comitato che adesso lavorerà sul territorio
Avezzano e Lavis, due paesi diversi e distanti che si sono incontrati nella seconda metà di dicembre in un campo dal titolo Neverland 2.0. Lucia, volontaria dal 2016 del gruppo di Lavis e referente provinciale salute nello staff giovani Trentino, ha partecipato al corso istruttori salute e condivide con noi la sua esperienza.
Ciao Lucia, sei il volto che tutti abbiamo visto nei video estivi della Croce rossa di Lavis. Ora sei passata dal video ai banchi, diventando istruttrice salute nel campo di formazione ad Avezzano (Abruzzo) dal 27 al 30 dicembre. Cos’è un istruttore salute?
L’istruttore salute è la figura che coordina gli operatori salute e tutte le attività di questo ambito sul territorio ed ha la facoltà di preparare e progettare attività specifiche.
Che cos’è la salute per i giovani di Croce rossa?
La salute comprende la promozione di stili di vita sani, educazione alimentare, rispetto e conoscenza delle norme della strada, sensibilizzazione alla guida sicura, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e tanto altro; insomma, tutta la sfera della salute e della sua promozione.
Dove nasce l’idea di intraprendere un percorso come questo?
Come referente salute mi è sembrato necessario sviluppare competenze e conoscenze maggiori per poter essere sempre più concreta e capace nel mio ruolo; la voglia di mettersi in gioco e fare di più hanno fatto il resto.
Quali sono onori e oneri di un istruttore?
Certamente i compiti sono quelli di condurre, supportare e assistere gli operatori salute, avere una visione più generale dei bisogni che ci sono sul territorio e la responsabilità di progettazione e gestione di corsi per operatore.
Raccontaci del corso, c’erano persone da tutta Italia?
Sì, principalmente da Marche e Abruzzo ma anche Lazio, Lombardia e naturalmente Trentino. La bellezza di queste esperienze è davvero quella di conoscere nuove persone e nuove realtà scambiandosi idee e iniziative.
Hai portato il biancorosso in Abruzzo e dovevi puntare alla vittoria, è stato difficile?
Non è stato facile, gli argomenti trattati sono stati molti e molto specifici. La difficoltà maggiore è stata rapportarsi con persone che non conoscevo, tuttavia dopo l’impatto iniziare, il resto è stato un tutto in discesa, con un bel gruppo affiatato. L’esame, complesso ma stimolante, alla fine è andato bene.
Come desideri sfruttare sul territorio questa tua qualifica?
Ricoprendo già il ruolo di referente, il ruolo è utile per sfruttare al massimo le potenzialità, mettendo in pratica gli insegnamenti dati al campo e tutti gli spunti che arrivano dal territorio.
Quali sono i primi progetti che intendi sviluppare come istruttrice?
Al momento ne abbiamo in programma diversi. I primi già il 14 febbraio e il 7 aprile, rispettivamente nella giornata di San Valentino e nella giornata mondiale della salute, con punti di promozione in piazza e distribuzione di gadget e informazioni sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili e sulla sicurezza stradale. A maggio saranno organizzate sessioni di approfondimento su temi attuali della salute aperti a tutti i volontari.
Che consiglio daresti ai ragazzi che vogliono approcciarsi alla salute vista con gli occhi dei giovani di Croce rossa?
La partecipazione è la motivazione maggiore e quella che ha spinto me a intraprendere questo percorso. Consiglio di affidarsi all’istinto, buttarsi in qualcosa che credo possa cambiare: con me è stato così. (dg)