#TrentinoValdaosta2018 esercitazione coi fiocchi
(pubblicato sul numero 23 di “Ti scrivo”)
Ogni intervento di protezione civile comporta inevitabilmente una elevata dose di stress: allertamento in tempo reale, luogo del crash da raggiungere nel più breve tempo possibile, allestimento delle strutture. L’esercitazione extraprovinciale di Aosta, dal 5 al 7 ottobre, non è stata da meno, con quattro simulazioni particolarmente impegnative, di cui una notturna, in poco più di ventiquattro ore
In caso di intervento reale risulta fondamentale la sinergia tra operatori provenienti da vari gruppi o da altre regioni, chiamati a intervenire secondo protocolli ufficiali studiati, approfonditi e testati in ore e ore di formazione teorica e pratica. Competenze e qualità operative, quindi, che si acquisiscono nel corso delle frequenti simulazioni alle quali si sottopongono periodicamente gli operatori di ogni comitato e ogni gruppo della Croce rossa italiana del Trentino.
In quest’ottica si inquadra anche la consueta esercitazione extraprovinciale organizzata annualmente da Comitato provinciale di Trento che quest’anno ha portato in Val d’Aosta centotrenta volontari e trentatré automezzi carichi di tutto il necessario per l’allestimento del campo e la realizzazione delle simulazioni previste dagli organizzatori.
Appuntamento per tutti in piena notte, alle due di venerdì 5 ottobre, al parcheggio del Palasport di Trento. Mezz’ora dopo la lunga colonna di mezzi pesanti e leggeri si è messa in moto. Aosta è stata raggiunta dopo sei ore di viaggio interrotte da un’unica sosta intermedia. Operatori e mezzi hanno preso possesso del vasto parcheggio di pertinenza dell’area doganale adiacente l’aeroporto del capoluogo, dopo un breve briefing operativo si è dato il via all’allestimento del campo: tende dormitorio e aule didattiche, cucina e tendone mensa, segreteria e porta carraia. A mezzogiorno gli operatori erano già in fila davanti alla tavolata dove gli addetti del Nucleo cucine distribuivano il primo dei cinque pasti caldi programmati per il lungo weekend.
Quattro, come detto, le esercitazioni previste dagli organizzatori nelle quali ha avuto un ruolo fondamentale la collaborazione del gruppo truccatori e simulatori. La prima già nel primo pomeriggio del giorno di arrivo presso il vicino stabilimento della Heineken dove è stata simulata una fuga di ammoniaca con alcune decine di vittime. Il presunto incidente ha messo in moto in prima battuta le squadre addette alla sicurezza aziendale dello stabilimento e dei Vigili del fuoco della zona. Immediatamente dopo è scattato l’intervento del nucleo Cbrn, del Posto medico avanzato (Pma) e degli operatori sanitari. L’esercitazione ha permesso di collaudare, con ottimi risultati, i protocolli di intervento in caso di maxiemergenza: ruolo dei sanitari della prima macchina, procedure di decontaminazione, flussi e trattamenti nel Pma.
A poche ore dalla conclusione della prima simulazione, un nuovo allarme è scattato, attorno alla mezzanotte, a causa del presunto deragliamento in galleria di un convoglio ferroviario, anche in questo caso con svariate decine di vittime. L’esercitazione, condotta in collaborazione con Trenitalia e Rete ferroviaria italiana, ha visto l’intervento dei Vigili del fuoco valdostani e del nostro Pma. Le operazioni, che si sono svolte su un terreno alquanto impegnativo, si sono concluse alle prime luci dell’alba.
Sabato mattina, poi, intervento delle Unità cinofile e del Pma, sui monti che sovrastano l’abitato di Aosta, per la ricerca e il soccorso sanitario di un gruppo di escursionisti dati per dispersi. Nel pomeriggio, infine, l’evacuazione di una casa per anziani a causa di un principio d’incendio, col trasferimento di alcune persone al centro d’accoglienza allestito nella tenda mensa.
Oltremodo positivo il bilancio dell’evento nel suo complesso, grazie anche al supporto tecnico-logistico fornito dai volontari della Cri valdostana che hanno partecipato attivamente a tutte le attività del campo. Un rapporto d’amicizia che ha origine dall’intervento della Cri trentina ad Aosta in occasione della drammatica alluvione del 2000, rapporto che si è rinsaldato nei tre giorni dell’esercitazione e nella tradizionale festa di chiusura del sabato sera. (gip)