Alla scoperta del Comitato di Trento
(pubblicato sul numero 23 di “Ti scrivo”)
Come funziona il Comitato, ex Comitato locale, di Trento? Lo chiediamo alla persona che da un paio di anni ne è alla guida, ne incarna lo spirito e ne è giuridicamente responsabile: il Presidente Claudio Spadaro. Infatti è sua la mano che firma acquisti di mezzi e divise, convenzioni con l’azienda sanitaria o con altre realtà ottenendo benefit per i volontari. Questo quando non è presente personalmente nei gruppi per supportarli
Comitato di Trento e Comitato provinciale: due realtà differenti che tutti noi sappiamo esistere, ma di cui magari non conosciamo bene i ruoli nel tessuto associativo. Negli scorsi numeri di “Ti scrivo” ci siamo concentrati sul Comitato provinciale. In questo numero vogliamo invece approfondire il Comitato (ex locale) di Trento, intervistando il presidente Claudio Spadaro.
Iniziamo parlando proprio delle differenze tra i due.
Il Comitato provinciale è un ente che organizza, supporta e coordina tutte le attività a livello della Provincia di Trento, ovvero dei tre Comitati locali; si occupa di tutte le attività di secondo livello, per cui tutti i corsi specialistici. Oltre a questo il Comitato provinciale ha una funzione di controllo sulle attività del Comitato locale. Vista in termini più concreti direi che il primo coordina le attività del locale, mentre i Comitati locali sono enti dotati di autonomia giuridica e patrimoniale che svolgono la parte operativa. Non a caso i soci afferiscono primariamente al Comitato locale.
Cosa significa essere il presidente del Comitato di Trento?
Il presidente è colui che ha la legale rappresentanza del Comitato, viene eletto da tutti i suoi soci, come avvenuto un paio di anni fa. Io rappresento il Comitato di Croce rossa di Trento, per cui sono la persona che in ultima istanza è responsabile di fronte a terzi. E rappresenta tutti i soci del Comitato. Pertanto esercito le funzioni di legale rappresentante, sottoscrivo gli atti fondamentali e di spesa del Comitato. Essere Presidente vuol dire inoltre curare i rapporti con le autorità locali, gli altri enti e le altre associazioni, ciò significa anche organizzare e coordinare assieme agli eletti del Consiglio direttivo le attività che vengono realizzate sul territorio. In realtà il Comitato di Trento è molto grande, coi suoi 18 gruppi territoriali, da Dimaro a Bezzecca, Val di Non, Arco, Rovereto e Valsugana, fino a Canal San Bovo e il gruppo di Cavalese. Ognuno di questi ha un referente, nominato da me, che presidia l’operato del gruppo.
Restiamo su questo aspetto della ricchezza di gruppi diversificati anche sul territorio del Comitato di Trento.
Il Trentino è sempre stato molto particolare rispetto ad altre realtà di Croce rossa italiana, dove invece i gruppi sono generalmente più piccoli e i comitati sono addirittura comunali. Noi invece abbiamo una storia alle spalle che ci lega e ci tiene insieme. Questo dà la possibilità di essere solidali fra di noi. In realtà i gruppi hanno una certa autonomia: bisogna pur essere in grado di acquistare divise, riparare mezzi e comprare materiale per le attività. All’interno dei 18 gruppi ce ne sono alcuni con più volontari che realizzano più attività e altri che ne realizzano meno. Il fatto di essere uniti e sussidiari permette, con una gestione particolarmente attenta, di riuscire ad aiutare i gruppi più deboli nelle dotazioni che non sarebbero in grado di avere nei tempi utili. Questo è uno dei lavori principali che deve svolgere il Comitato, cioè assicurare a tutti all’interno del proprio territorio le risorse indispensabili per poter svolgere attività.
Tra le altre cose di cui si occupa il Comitato vi sono anche alcune convenzioni ottenute per i volontari da determinate aziende, questo come funziona?
Abbiamo stipulato nel corso del 2018 una Convenzione con la casa di cura Solatrix di Rovereto che dà diritto a tutti i volontari di effettuare una visita specialistica gratuita presso quella struttura. Prenotare è molto semplice: il volontario deve solo telefonare alla Solatrix e fissare l’appuntamento scegliendo tra le 15 tipologie di visite specialistiche disponibili, e dichiarando che appartiene al Comitato di Trento. Successivamente deve inviare una e-mail al Comitato che effettua il controllo sulla regolarità della sua posizione di volontario, conferma e autorizza la visita. Con questa email di risposta il volontario si presenta alla Solatrix il giorno della visita.
Nel corso del 2018 è stata stipulata una convenzione con Dolomiti Energia, che comprende due offerte una per la fornitura di energia elettrica con uno sconto del 12% e una per la fornitura di gas con uno sconto del 20%. Il volontario deve solo sottoscrivere le offerte su moduli forniti dalla società e inviarle congiuntamente all’ultima bolletta al Comitato che provvederà a inoltrarle alla Dolomiti Energia.
Nel ringraziare il presidente Spadaro per il tempo concessoci, vi invitiamo a tornare su questo sito domani, perché troverete il seguito dell’intervista che avete appena letto. (gb, lpi)