Emergenza maltempo, la risposta della Cri
(pubblicato sul numero 23 di “Ti scrivo”)
Ha dell’incredibile la tempestività con cui il sistema Protezione civile del Trentino riesce a mettere in campo uomini e mezzi per far fronte alle emergenze di grandi dimensioni come quella del maltempo che ha colpito la nostra provincia negli ultimi giorni dello scorso mese di ottobre. Il segreto sta nella grande sinergia tra le forze in campo, frutto di una formazione continua, e, soprattutto, nel grande cuore del volontariato trentino
Viene il giorno in cui si deve mettere in pratica tutto ciò che si è studiato e provato nel corso di un’attività di formazione senza soluzione di continuità. Ed è in quel momento che si realizza che quelle ore passate in aula e sui campi d’addestramento, nelle simulazioni e nei successivi debriefing, non sono state tempo perso. Un orologio funziona se anche il più piccolo e apparentemente insignificante meccanismo fa correttamente il suo dovere: l’orologio della Protezione civile per girare ha bisogno di personale competente, attrezzature e mezzi adeguati e, soprattutto, organizzazione. Quando scatta l’allarme ognuno deve sapere qual è il suo posto, qual è il suo compito.
L’allerta “rossa”, nella nostra provincia, è scattata alle 16 di domenica 28 ottobre con un comunicato del Dipartimento di protezione civile che contestualmente attivava tutto il sistema di Protezione civile e la Sala operativa provinciale “con particolare riguardo alla previsione di piogge intense per lunedì 29 e delle conseguenti criticità elevate che ne possono derivare sul territorio, sulla rete viaria, nel reticolo idrografico e nelle reti di deflusso idrico”. Immediata la risposta della Cri del Trentino con la creazione di turni di servizio sulla piattaforma digitale istituzionale a partire dalle otto di lunedì a copertura delle successive quarantotto ore. Massiccia la risposta dei volontari che per tutta la durata dell’allarme, coordinati dalla Sala operativa regionale, hanno principalmente collaborato nella realizzazione e nella gestione di centri d’accoglienza laddove si era in presenza di famiglie evacuate da accudire e nel supporto sanitario con ambulanza su richiesta della Centrale operativa del 112.
Un impegno, quello riguardante il personale addetto ai centri di accoglienza, che ha richiesto la collaborazione di parecchie figure: dai logisti che hanno prelevato dal magazzino di Pc di Lavis e recapitato in loco brandine e coperte, dagli operatori che hanno allestito i dormitori e le aree di intrattenimento, ai volontari che si sono messi a disposizione degli sfollati per soddisfare ogni esigenza, ai giovani che hanno intrattenuto gli ospiti più piccoli per far pesare meno il distacco da casa e dai loro passatempi.
Dietro a tutto ciò la, regia della Sala operativa regionale della Croce rossa che anche nelle situazioni più critiche ha saputo gestire al meglio il servizio riuscendo a coprire ogni tipo di richiesta in arrivo dalla Sala operativa provinciale della Protezione civile. (gip)