Adunata: missione compiuta
(pubblicato sul numero diciotto di “Ti scrivo”)
Una centrale operativa dedicata, dieci postazioni sanitarie fisse, quattordici ambulanze in pronta partenza, venti squadre itineranti, più di trecento soccorritori coinvolti: è questa la macchina dell’assistenza sanitaria che si è mossa per garantire la necessaria copertura durante i tre giorni dell’Adunata degli Alpini, e che ha visto come protagonisti Trentino Emergenza, la Croce rossa e le associazioni di volontariato di tutto il Trentino. Un eccellente lavoro di organizzazione e coordinamento, che in poco meno di sei mesi è riuscito a strutturare la macchina dei soccorsi, a supporto della novantunesima edizione dell’Adunata nazionale degli Alpini
Se di Adunata si è parlato per varie settimane sui giornali, per le strade e nei bar, nella cerchia delle associazioni di volontariato il tema è stato in primo piano sin dalla fine dello scorso anno, per organizzare la macchina del soccorso, che avrebbe (e, di fatto, ha) garantito l’assistenza necessaria per una popolazione quasi quadruplicata. In particolare, la Croce rossa ha fornito materiale e volontari non solo per la parte sanitaria (sei postazioni fisse, una ambulanza in pronta partenza, un ospedale da campo in caso di emergenza e i soccorsi speciali Cbrn per assistenza in caso di incidenti chimichi, biologici, radiologici e nucleari) ma anche per la logistica, la cucina e l’organizzazione della cittadella del soccorso. (apa)