Obiettivo: migliorare sempre
(pubblicato sul numero sedici di “Ti scrivo”)
Inizia in questo numero una serie di speciali dedicati all’attività del Comitato provinciale nelle varie aree. Si parte dalla prima, obiettivo salute, raccontata dal delegato Claudio Spadaro.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, lo sviluppo dell’individuo passa necessariamente anche attraverso la promozione della salute, intesa come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”. La salute è un obiettivo da sempre caro alla Croce rossa, per questo abbiamo voluto incontrare Claudio Spadaro, delegato provinciale all’obiettivo strategico 1, settore che si occupa di tutte le attività in ambito sanitario.
Claudio, cosa ti viene richiesto come delegato?
In sintesi posso dire che sono due le attività principali che svolgo: la prima è quella di essere il filo di collegamento tra attività nazionale e provinciale, mentre la seconda è quella di incentivare e organizzare la formazione continua in campo sanitario, non solo all’interno dell’associazione, ma anche verso l’esterno a favore della popolazione, con l’importante aiuto del centro di formazione.
Parli di essere il legame tra Roma e il Trentino: come funziona?
Il delegato nazionale, dott. Jacopo Pagani, crede molto nella comunicazione. Per questo, oltre agli incontri periodici con tutti i referenti regionali, provinciali e i vari delegati (sempre regionali) dei vari progetti, si mantiene in contatto con noi attraverso una chat dove il confronto è continuo e vivace. La prossima riunione, che si terrà a Catania il prossimo 14 aprile, ci vedrà affrontare temi importanti quali la formazione del volontario abilitato a prestare servizio in ambulanza, così come del suo istruttore, i relativi regolamenti e la possibilità di centralizzare l’editoria dove tutto il mondo del volontariato di Croce rossa potrà attingere senza confusione e dispersione.
Dalle tue parole si deduce che la formazione è molto importante.
Sì, certo. In questi appuntamenti periodici si è discusso anche dell’eccessiva burocrazia e delle diversità nei vari percorsi. Si punta alla qualità ma si cerca di snellire il tutto, e per questo sta lavorando un team dove è stata coinvolta anche la direttrice del nostro centro di formazione, Maurizia Scaletti. Abbiamo un’ambizione: quella di essere una voce unica per vedere approvata a livello nazionale, dalle varie aziende sanitarie, la nostra capacità formativa, per far sì che ogni volontario veda riconosciuto il proprio percorso in qualunque regione vada a svolgere servizio.
Ricollegandoci alla prima domanda: come viene gestita la preparazione dei volontari e della popolazione?
Se guardiamo l’organigramma, notiamo che ho un buon numero di delegati: loro godono della mia profonda stima e sanno lavorare in autonomia nelle varie attività. Le serate informative sulle manovre salvavita pediatriche, le lezioni teoriche e pratiche nelle scuole, le simulazioni in occasione di manifestazioni nelle piazze (con la presenza costante di truccatori e simulatori) sono seguite con la stessa passione dei corsi di specializzazione per il soccorso in ambulanza, in acqua o sulle piste, organizzati per i nostri volontari. Sono persone competenti e appassionate, ma soprattutto volontari che hanno piena coscienza del loro ruolo; sono in costante contatto con loro settimanalmente e conosco i vari impegni.
Ma quali sono le differenze tra il tuo ruolo a livello provinciale e quello locale?
In sintesi i delegati locali seguono i corsi di accesso per nuovi volontari, si occupano la formazione obbligatoria annuale dei volontari abilitati e degli istruttori; al provinciale spetta invece l’onere dell’organizzazione di corsi di specializzazione per le nostre attività.
Hai un obiettivo da realizzare entro l’anno e che vuoi condividere con noi?
Con i vari delegati ci piacerebbe unire tutti quelli che fanno formazione in regione per smussare le differenze, trovandosi più spesso per creare momenti di confronto e crescita collettiva; ma ho anche un obiettivo del cuore: quello di organizzare un nuovo corso monitori.
Ringraziamo Claudio Spadaro per la sua disponibilità e per questa ultima confidenza gli diamo appuntamento in un prossimo futuro per approfondire l’argomento. (pm)