Storia di un “Caffè” speciale
(pubblicato sul numero quattordici di “Ti scrivo”)
Era il 1998, quando Valter Riva, volontario della Croce rossa di Muggiò, in provincia di Milano, offrì la possibilità a Maria Grazia Baccolo di avere un sito web per il Museo internazionale della Croce rossa (MICR), che si trova a Castiglione delle Stiviere e di cui “Ti scrivo” ha già raccontato in passato. All’interno del sito ci sarebbe stato spazio anche per una newsletter, che traducesse in italiano gli articoli del sito web del Comitato Internazionale della Croce rossa a Ginevra, il CICR. Gli argomenti sarebbero stati incentrati sulle attività internazionali a tutto tondo, in particolare quelle connesse al Diritto Internazionale Umanitario nei conflitti armati (DIU). Bisognava trovare un titolo appropriato, e si optò per “Caffè Dunant”, in omaggio agli antichi caffè letterari.
Nel 2004 alcuni problemi interni al Museo diedero una brusca frenata all’attività del Caffè Dunant e impedirono la pubblicazione della newsletter all’interno del proprio sito. Arrivò in aiuto Andrea Ciresa, volontario di Trento, che pragmaticamente propose di fare un sito esterno: “Che problema c’è? il sito ce lo facciamo noi e te lo aggiorno io”. Così fu, e il Caffè riprese le pubblicazioni.
Da lì sono poi nate altre idee: perché non fare numeri speciali? perché non tradurre articoli importanti come quelli preparatori alle Conferenze? Per fare un esempio, in occasione del Convegno Istruttori DIU tenutosi a Campobasso nel 2006 con il titolo “Flussi migratori e fruizione dei diritti fondamentali” uno dei collaboratori del Caffè notò sul treno un ragazzo che stava leggendo gli articoli tradotti e pubblicati dal Caffè Dunant: li aveva stampati e li stava usando per prepararsi all’incontro. Il lavoro del Caffè si è così trasformato in uno strumento utile. Una bella soddisfazione per le persone che, a titolo volontario, hanno continuato e continuano ad animare il sito.
Per chi avesse voglia di curiosare, il sito si trova all’indirizzo www.caffedunant.it e contiene tutto l’archivio delle pubblicazioni fin dal numero zero, che proprio quest’anno spegne venti candeline. (mgb)