Aiutiamoci per poter aiutare
(pubblicato sul numero quattordici di “Ti scrivo”)
E se il vulnerabile fossi proprio io? E se per pudore mi rifiutassi di chiedere aiuto a chi mi sta vicino? E se noi volontari, sempre pronti a rispondere al grido di dolore proveniente dall’esterno, non ci accorgessimo del disagio di qualche nostro collega e amico in divisa rossa? Non siamo abituati a chiedere aiuto, siamo abituati a darlo e spesso siamo conviti di poter affrontare e risolvere da soli le difficoltà che ci colpiscono direttamente, col rischio che con l’andare del tempo vengano compromessi stili di vita e rapporti sociali. Ma come possiamo pensare di poter aiutare gli altri se non riusciamo a farlo per noi stessi? La risposta a queste considerazioni è il progetto “Aiutiamoci” che nasce oggi all’interno del gruppo Cri di Lavis e di cui parliamo diffusamente in questo numero di “Ti scrivo”. Un progetto di mutuo soccorso, una banca del tempo e delle competenze, un indirizzo email a privacy garantita dove ogni volontario del gruppo può rivolgersi per qualunque richiesta d’aiuto. (gip)