Una festa tutta per noi
(pubblicato sul numero quattordici di “Ti scrivo”)
Il 20 gennaio ci siamo ritrovati tutti insieme per la prima festa del volontario di Croce rossa voluta dal presidente Brunialti. Ricordi dell’anno trascorso e grandi progetti per l’anno appena iniziato.
È stato un evento senza uniforme, con un’unica parola d’ordine: festaaa. Dove il tempo regalato da centinaia di volontari è stato in parte restituito, e il socio, prima di tutto persona, è stato coccolato
Il PalaRotari di Mezzocorona si presenta illuminato a festa la sera di sabato 20 gennaio 2018. Gli invitati arrivano a partire dalle 19 e hanno tutti un sorriso speciale perché sono tutti volontari della Croce rossa italiana, comitato provinciale di Trento. Il presidente Alessandro Brunialti ha voluto riunirli per una festa: la prima festa del volontario. È per questo motivo che ognuno dei partecipanti si sente “il festeggiato”, come a un bellissimo compleanno pieno di amici. Dopo la registrazione dei presenti, la serata inizia con il saluto delle autorità e prosegue con il resoconto delle attività svolte durante il 2017: soccorso sanitario, gestione delle residenze per i migranti, accoglienza, aiuto alle persone in difficoltà, attività di protezione civile. La nostra associazione è coinvolta in molti aspetti della vita della provincia di Trento e le autorità sul palco gliene rendono merito. Si ricordano le numerose serate informative rivolte alla popolazione sulle tossicodipendenze, gli stili di vita, sulla disostruzione infantile e le manovre salvavita. Più volte si riconosce come i volontari mettano cuore in tutte le attività svolte oltre che dedicare il loro tempo.
Il presidente Brunialti si sofferma non solo sulle attività svolte nel corso del 2017, ma anche sulle previsioni per il 2018. Sono finalmente conclusi i lavori di ristrutturazione di Villa Mesler a Levico e nel corso dell’anno alcune attività della Croce rossa potranno essere svolte in tale sede. Il ricordo vola a Giorgio Tononi che per la sede di Levico ha messo cuore e tempo non riuscendo a vederla realizzata. Ci saranno nuovi percorsi formativi organizzati per i volontari, e probabilmente si attiverà una scuola nazionale di fotografia negli ambienti umanitari, legata alla mostra fotografica che si è svolta a Trento curata dell’italo-siriano Ibrahim Malla e di cui “Ti scrivo” ha parlato nel dicembre scorso. La scuola sarebbe la prima al mondo e ci si impegnerà per attivarla. Si sta strutturando un convegno sul ruolo dei sanitari nel volontariato per migliorare le attività di soccorso e stabilire i ruoli di infermieri e medici presenti in associazione. Un desiderio che si cercherà di realizzare è l’organizzazione di una visita a Ginevra nella sede internazionale della Croce rossa, un’occasione per conoscere in maniera più approfondita la storia della nostra associazione. Nella sala vicino all’auditorium dove i volontari si sono riuniti è in preparazione il buffet. La cena è occasione di chiacchiere e incontri. E poi la musica, con il complesso dei Radio Ottanta, i balli e le risate. Ogni persona che si trova in questo luogo è felice di esserci, di condividere con gli altri volontari un momento che va al di là del tempo dedicato alle attività che ognuno di noi svolge nell’associazione e delle situazioni difficili in cui spesso ci si trova ad intervenire. Ci si conosce e si condividono impressioni e ricordi dell’anno appena trascorso. Per alcuni volontari del gruppo di Lavis la serata ha un sapore speciale. Nel corso della giornata hanno superato l’esame per diventare soccorritori dopo un anno di intenso lavoro, studio e tirocinio. Quando è ora di andare a casa tutti ci auguriamo che il 2018 sia un anno bello come quello appena trascorso, ricco di esperienze e nuove emozioni. Un anno che ci vedrà sempre più attivi e partecipi per il bene della comunità in cui viviamo. (mr)