La maschera come formula di inclusione sociale
Gli ultimi sono stati giorni di festa e, come spesso avviene, tra colori sgargianti e maschere variegate, si finisce per dimenticare gli emarginati. Non sarebbe quindi una festa per tutti, se non fosse per associazioni come Croce rossa, che indirizzano il proprio impegno proprio verso di loro.
Sabato scorso si è tenuta la festa che, in rapporto di ideale continuità con quella già organizzata per gli anziani a Lavis, ha invece visto protagonisti i bambini presso la residenza Adige. Con loro i famigliari, i compagni di scuola e volontari di Lavis, Mezzocorona, Trento e Pergine.
Il grande prato latistante il palazzo ha funto da spazio ideale per ogni attività. C’è chi ha giocato a calcio, chi si è bendato per colpire la pentolaccia, chi ha deciso di arricchire il proprio costume con la mano ferma del Truccabimbi.
La spontaneità dei bambini è stata come sempre commovente: non importa che tu sia gardolòt o africano: il gioco annulla ogni distanza! (gb, foto gz)