DRRCCA, questa sconosciuta
(pubblicato sul numero tredici di “Ti scrivo”)
Una sigla apparentemente incomprensibile e difficile da pronunciare per uno scopo chiaro e semplice: irrobustire le comunità tramite la conoscenza.
Cominciamo da un esercizio di immaginazione: serata del corso base durante la quale vengono presentate le attività dell’obiettivo strategico 5 (gioventù). Arrivati alla slide relativa alle attività quadro, compare solitaria e quanto mai enigmatica quella sigla D-R-R-C-C-A, e ogni volta siamo da capo e nella mia mente sgomento penso “e mo’ come gliela spiego?”.
Come ben sappiamo in Cri siamo bravi a usare sigle, acronimi e ogni sorta di abbreviazione e per i neofiti che si apprestano a entrare nella nostra labirintica associazione diviene quanto mai difficile comprendere quella sigla che – per di più, per non farci mancare nulla – abbrevia una serie di parole in inglese: Disaster Risk Reduction and Climate Change Adaptation.
Ma torniamo al lavoro di immaginazione e procediamo per ordine: per prima cosa leggo la sigla (e il vuoto compare negli occhi dei corsisti), e la spiego in inglese e per comodità di tutti la traduco: “Riduzione dei rischi da disastro e adattamento ai cambiamenti climatici”: questa volta avviene il dramma di far comprendere in poche parole di che cosa si occupi quell’attività. Il concetto è semplice: rendere resiliente una comunità. Cioè?
Tutta la Federazione di Croce rossa e Mezzaluna rossa si pone l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano e sicuro agendo sull’individuo e sulla comunità in cui il singolo è inserito. Questo vuol dire creare comunità sane e sicure promuovendo azioni concrete che rendano agevole la vita di tutte le persone. Uno dei prerequisiti fondamentali per la salute è la stabilità dell’ecosistema e in quest’ottica l’ambiente determina circa il 20-30% dello stato di salute di una popolazione. Per questo motivo, la Federazione Internazionale ha adottato tre strategie: rafforzare la preparazione e le capacità delle comunità in modo che siano in una posizione migliore per rispondere al verificarsi di un disastro; promuovere le attività e le azioni che mitigano gli effetti negativi dei cambiamenti climatici; proteggere i progetti di sviluppo tra tutte le Società Nazionali.
Per raggiungere questi obiettivi ad esempio sono stati sviluppati numerosi progetti relativi alla mitigazione dei disastri insegnando ai bambini la raccolta differenziata, partecipando all’evento di portata nazionale “M’illumino di meno” che ha come tema il risparmio energetico, la promozione del verde attraverso laboratori manuali e creativi con bambini e ragazzi.
Inoltre si sono svolte attività che insegnavano come comportarsi in caso di calamità naturali, come compilare il piano di emergenza famigliare o la creazione dei kit d’emergenza.
Recentemente la Cri ha promosso la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, che si è svolta il 22 novembre scorso e ha avuto come obiettivo quello di diffondere la cultura della sicurezza e della gestione e prevenzione dei rischi.
Anche in Trentino abbiamo tre figure appositamente formate che promuovono questa delicata tematica e sempre molto attuale. Una vera e propria sfida che la Federazione vuole vincere! (fc)
Per ulteriori approfondimenti: http://www.climatecentre.org.