And the world will live as one
(pubblicato sul numero undici di “Ti scrivo”)
È con l’utopia di John Lennon che apriamo questo numero di “Ti scrivo”, utopia che i nostri giovani di Croce rossa tengono viva a quasi mezzo secolo dalla pubblicazione di Imagine, brano che racchiude in sé sogni e aspirazioni di una generazione per un mondo senza paradiso né inferno, senza fanatismi nazionalisti e religiosi, senza fame e povertà. L’articolo che leggete qui a fianco parla dell’impegno dei nostri ragazzi a favore degli ultimi, per annullare le disuguaglianze, per cancellare le discriminazioni; argomenti che testimoniano come nulla sia cambiato, se non in peggio, rispetto a cinquant’anni fa. E chi era giovane allora e ha vissuto pienamente quell’epoca di impegno per una società migliore, oggi è pervaso da un sentimento di sconforto ma anche di speranza. La pace e l’uguaglianza non sono state raggiunte, tuttavia c’è ancora chi lotta quotidianamente per un mondo migliore, sono i nostri giovani con una croce rossa sul petto e nel cuore, l’eredità di John Lennon non è andata perduta: you may say I’m a dreamer, but I’m not the only one. (gip)