Una donazione che salva una vita
Sabato scorso la Croce rossa di Lavis ha trasportato all’aeroporto Catullo di Verona il cuore e il fegato di un motociclista che ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto qualche giorno prima. I volontari hanno viaggiato insieme a tre membri dell’equipe espianto.
È stato molto appagante avere la possibilità di contribuire, seppur in maniera minima e marginale, a un’operazione che dona speranza a una persona in pericolo di vita. Di seguito, le prime parole di uno dei volontari.
È trascorsa qualche ora e ho ancora in gola quel “non so cosa” legato ai ricordi, che mi emoziona. Ricordo di due colleghi volontari, ma più che colleghi amici, scomparsi da meno di un anno. Percorrere il corridoio dell’ospedale Santa Chiara per arrivare in rianimazione a prendere un cuore e un fegato, rivivendo i miei passi dello scorso agosto quando mi recai lì per salutare l’amico che venti minuti dopo se ne andava per sempre, lasciando qualcosa di suo qui, per dare vita e speranza ad altri. Tutti sperammo di poter scrivere quella storia a lieto fine, che quella parte di L. potesse arrivare a R., da anni in attesa di trapianto.
È strana la vita; mentre qualcuno piange la perdita di un giovane papà, altri sperano in un successo che può allungare la vita di un proprio caro.