Giovani tra i giovani per la divulgazione del primo soccorso
(pubblicato sul numero sette di “Ti scrivo”)
Come effettuare un’efficace chiamata ai soccorsi? Qual è il modo migliore per fasciare un braccio? Come si blocca un’emorragia? Cosa c’è dentro all’ambulanza?
Ecco alcune delle domande più frequentemente poste dai ragazzi dell’Arcivescovile di Trento durante l’attività organizzata dai giovani di Lavis, Trento e Rovereto, che nell’afosa mattinata dello scorso 8 giugno si sono messi alla prova nella spiegazione di alcune nozioni basilari di primo soccorso.
Si sa, partecipare a un’assemblea d’istituto può risultare, a volte, piuttosto noioso. Per questo, quando si presentano a scuola dei baldi giovani armati di bende e disinfettante, è facile rimanere stupiti dalle attività proposte, così diverse da quello che solitamente si fa in classe. Se poi l’età dei “crocerossini” e quella degli studenti è praticamente la stessa, le cose si fanno ancora più interessanti.
L’attività proposta è stata strutturata in quattro diverse postazioni, nelle quali i giovani, divisi in gruppetti, hanno illustrato agli studenti alcune delle più utili e semplici manovre di primo soccorso.
Per esempio, come comportarsi in caso di sospetta frattura? Una delle postazioni consisteva proprio nell’illustrazione delle pratiche adeguate in questa evenienza: tra le altre cose, è stato mostrato anche come utilizzare il “famoso” triangolo di stoffa per realizzare correttamente un bendaggio provvisorio. Seguendo il binomio “faccio-imparo”, i ragazzi hanno provato in prima persona ad immobilizzare il braccio dei loro (malcapitati) compagni, mettendo in pratica le informazioni appena apprese. In questa, come nelle altre postazioni, non sono mancate domande e perplessità, alle quali i giovani volontari hanno cercato di rispondere nel modo più esaustivo possibile, costantemente supportati dagli operatori del soccorso.
Sì, va bene, ma se esce sangue? Non ci siamo ovviamente fatti mancare delle spiegazioni sulla medicazione di una piccola ferita e su come effettuare efficacemente una chiamata ai soccorsi. Lasciamo per ultima la prima delle postazioni, almeno in quanto meraviglia: quella dedicata all’esposizione del contenuto dell’ambulanza, quel meraviglioso furgoncino che riesce sempre ad affascinare i suoi osservatori, con le sue spinali, i suoi collari, le scritte rovesce e i lampeggianti. (cd)