La Croce rossa del Trentino in trasferta in Piemonte
(pubblicato sul numero cinque di “Ti scrivo”)
Chi si è trovato a passare vicino al grande parcheggio di Trento Sud nel maggio 2016 ha sicuramente guardato con stupore l’insieme di mezzi, ambulanze, camion, pulmini e persone vestite di rosso che si stavano radunando lì nel mezzo alle prime ore del mattino. Cosa stava accadendo, un’emergenza? No, non preoccupatevi! I volontari di Croce Rossa del Trentino erano in partenza per l’esercitazione extra-provinciale di protezione civile che si svolge ogni anno verso la fine della primavera. È un’occasione che riunisce persone di tutti i comitati locali del territorio ed è strutturata per essere un importante momento di formazione e integrazione di conoscenze e competenze. Quest’anno è stata organizzata durante il primo fine settimana di giugno e si terrà, come ci rivela il responsabile organizzativo Mario Alteri, a Bussoleno, una località piemontese della Val di Susa. La colonna di mezzi che trasporta volontari e attrezzature, che l’anno scorso era lunga più di un chilometro, partirà da Trento alla volta della località indicata e svolgerà, come prima attività, l’allestimento del campo: tende per i volontari, spazi per le cucine e la mensa, strutture igieniche, aule, spazi per le segreterie e il coordinamento. Durante i successivi giorni seguiranno varie esercitazioni, anche in notturna, pensate e strutturate in collaborazione con il comitato locale di Croce rossa che ospita l’evento.
Lo scopo dell’esercitazione è quello di analizzare e valutare i tempi di realizzazione delle operazioni in modo da essere sempre pronti nel caso si verificasse realmente la necessità di intervenire in tempi brevi e con efficacia, per esempio in caso di calamità naturale: il detto “prevenire invece di curare” non è mai stato tanto importante come in questi casi. I responsabili dovranno valutare se vi è autonomia operativa nello svolgere le funzioni fondamentali della protezione civile, se i tempi di montaggio delle strutture sono adeguati, se le attrezzature sono funzionanti, se il coordinamento è efficace e i volontari sono preparati. I nuclei coinvolti sono molti: le radiocomunicazioni, il gruppo cucina, il nucleo logistico, le unità cinofile e il nucleo dedicato alle emergenze chimiche e decontaminazioni, gli operatori psicosociali, la segreteria, il gruppo giovani e tutti gli altri. Questo momento di aggregazione permette anche di organizzare momenti di formazione, scambiare conoscenze e informazioni, conoscersi e collaborare attivamente. Uno degli aspetti fondamentali di tutti i soccorsi infatti sono le integrazioni tra tutte le forze che prendono parte alle attività e una esercitazione come questa è un’opportunità da sfruttare in maniera ottimale. Ritrovarsi tutti insieme permette altresì ai volontari di conoscersi, di parlare e confrontarsi, di creare legami che diventeranno duraturi nel tempo, stabilire contatti e passare del tempo insieme al di là di emergenze e compiti da svolgere. L’organizzazione dell’evento è, per il comitato provinciale, un enorme impegno, ma le soddisfazioni e i risultati ottenuti nelle scorse edizioni hanno dato la carica a tutti quelli che si sono impegnati nell’organizzazione di quest’anno. Chi volesse partecipare all’esercitazione potrà iscriversi utilizzando il portale GAIA. Nel prossimo numero di “ti scrivo” faremo un resoconto delle attività organizzate in questa edizione. Per ora non possiamo fare altro che augurare “buona missione” a tutti coloro che parteciperanno! (mr)