Formazione, fonte del sapere
(pubblicato sul numero quattro di “Ti scrivo”)
La parola formare, di etimologia latina, significa dare forma a qualcosa, modellare. È una parola che fa parte del linguaggio comune e spesso è usata in senso figurativo per riferirsi alla crescita emotiva e intellettuale di una persona. I contesti in cui parliamo di formazione, spesso come sinonimo di educazione o istruzione, sono vari: educazione familiare, istruzione scolastica, formazione religiosa, professionale, civica, etica, estetica, militare e molto altro. Tutti noi siamo in grado di ricordare eventi, situazioni e persone che hanno contribuito alla nostra crescita a conferma del fatto che formazione ed istruzione sono ambiti delicati, importanti in ogni aspetto e tempo della nostra vita. Croce rossa ne ha da sempre intuito l’importanza strategica sia per i suoi volontari sia per l’intera popolazione, ed è per questa ragione che nel nell’ottobre del 2013 nasce a Trento, con sede in via Lunelli, il centro di formazione provinciale di Croce rossa, intitolato all’ex presidente provinciale Giorgio Tononi, medaglia d’oro di Croce rossa italiana. Abbiamo intervistato la direttrice didattica del centro, Maurizia Scaletti.
Quale è stata la motivazione che ha fatto nascere il centro di formazione?
Il centro, che si propone come polo per lo sviluppo delle conoscenze e la promozione della cultura, è nato per dare una struttura organizzata a tutte le attività educative che Croce rossa ha da sempre portato avanti con serietà e responsabilità nei confronti dei volontari e di tutta la società civile.
Quali sono le attività che svolgete?
In questi tre anni di attività abbiamo lavorato in ambiti diversi dedicandoci sia ad attività formative per i volontari sia a percorsi strutturati per le aziende, le associazioni sportive e la popolazione in generale. A questo proposito possiamo dire che, solo nel 2016, i corsi svolti sono stati 178, la maggioranza dei quali di primo soccorso aziendale e uso del defibrillatore. Per i volontari e i dipendenti di Croce rossa sono stati organizzati corsi di aggiornamento e formazione di livello avanzato; il centro inoltre è di supporto ai comitati locali nell’organizzazione di corsi di livello base qualora sia necessario. Nell’anno 2016 abbiamo operato anche fuori provincia coordinandoci con i comitati locali del territorio e rispettandone la territorialità.
Chi svolge le attività di formazione nei corsi che organizzate?
I docenti vengono ricercati prioritariamente tra i volontari dell’associazione, in possesso di una qualifica specifica per il tema trattato. Nel caso in cui non vi siano disponibilità all’interno dell’associazione ci si attiva per cercare formatori esterni. A ogni docente che presta servizio è comunque espressamente richiesto di rispettare i principi dell’associazione e sottoscrivere il codice etico di Croce rossa italiana.
Quali sono gli obiettivi che vi proponete di raggiungere nei prossimi anni?
Principalmente quello di ampliare la nostra proposta formativa ed estenderla a tutti gli obiettivi strategici di Croce rossa. Ci sono diverse tematiche che sentiamo la responsabilità di affrontare dal punto di vista della prevenzione, dell’informazione e della formazione nei prossimi anni: sani stili di vita, gestione delle emozioni, comunicazione efficace, preparazione della comunità in caso di situazioni di emergenza, il fenomeno migratorio, l’educazione alla pace e alla non violenza di genere, le esigenze in ambito sociale. Tutti temi su cui Croce rossa ha esperienza e qualcosa di importante da dire: è fondamentale riconoscere il ruolo educativo della nostra associazione e utilizzare nel modo migliore possibile le nostre risorse per metterle a disposizione della comunità.
È importante porre attenzione alla qualità della didattica?
Chi in Croce rossa si occupa di insegnare ha un ruolo fondamentale. La comunicazione consapevole di un sapere, di contenuti, esperienze, consuetudini, modelli comportamentali non è di per sè sufficiente. L’azione educativa si realizza solo se tale comunicazione è efficace e vengono utilizzati metodi, approcci e materiali adeguati al contesto e alle persone a cui è rivolta.
Di cosa deve tener conto il formatore?
Innanzi tutto deve tenere presente che la formazione riguarda sempre il singolo individuo e che concretizza il suo obiettivo nell’essenza di ciò che il soggetto percepisce e interpreta anche in base alle sue necessità e ai suoi vissuti. Un formatore deve quindi essere capace di osservare, ascoltare, interpretare le reazioni del discente, prestare attenzione non solo al contenuto razionale ma anche a quello emotivo, perché la comunicazione si basa su contenuto ma anche e soprattutto sulla relazione. Bisogna evitare atteggiamenti censori, stereotipi e giudizi. Sono importanti la chiarezza espositiva e il linguaggio usato, il ritmo delle lezioni, l’alternanza tra teoria e pratica, tra l’esposizione di modelli ed esempi concreti, tra le richieste di “sapere” e “saper fare”. Si deve trasmettere passione e entusiasmo che derivano anche dai toni vocali, dalla postura e dal linguaggio del corpo e non solo dalle parole che effettivamente si pronunciano. Una formazione efficace nei tempi e nei modi è qualcosa in cui Croce rossa del Trentino ha sempre creduto. Il Centro di formazione provinciale si è preso l’onere di investire su una didattica di qualità.
Come è possibile venire a conoscenza delle vostre attività e partecipare ad uno dei corsi da voi organizzati?
Sul sito internet, raggiungibile all’indirizzo www.cfptononicri.it, si trova l’elenco dei corsi in attivazione suddivisi per aree di interesse. È possibile iscriversi ai corsi e ottenere informazioni dettagliate sulle tematiche affrontate. (mr)