C’è bisogno di eroi
(pubblicato sul numero due di “Ti scrivo”)
“Il bene si fa in silenzio, senza apparire”. È solo uno, forse il più benevolo, tra i tanti commenti apparsi sui social per criticare la risonanza mediatica delle operazioni di soccorso in centro Italia. “Non siamo eroi, facciamo solo il nostro dovere”, replica chi, suo malgrado, si è trovato ad operare sotto i riflettori di un enorme set televisivo. In un periodo storico in cui si è toccato il fondo in termini di razzismo, xenofobia, insensibilità verso il prossimo, ignoranza, maleducazione, anche la celebrazione di chi fa qualcosa di importante può far capire che l’Italia non è solo quella dei “prima gli italiani” o dei “gli immigrati in albergo e i terremotati sotto le tende”, della guerra tra poveri. L’Italia è anche solidarietà nei confronti di chiunque, senza distinzioni di sesso, credo religioso e politico, razza. Diceva Bertolt Brecht “beato quel popolo che non ha bisogno di eroi”, ebbene, in questo momento storico, di eroi, il nostro paese ne ha proprio bisogno. (gip)