Casa dolce casa: un racconto di viaggio nella culla della Croce Rossa
(pubblicato sul numero due di “Ti scrivo”)
Ogni volontario ha incontrato almeno una volta la storia della fondazione della Croce Rossa: Henry Dunant, filantropo idealista di fine Ottocento, ebbe l’illuminazione assistendo sul campo alla battaglia di Solferino. Tuttavia non tutti si sono potuti recare a Ginevra, dove effettivamente è nata la Croce Rossa grazie alle idee ancora vive di Dunant.
Nella città svizzera ha infatti sede il Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR), che include una mostra permanente dedicata all’associazione. Varcarne la soglia è un’esperienza emozionante, perché qui si trova cuore pulsante di quell’idea nata 150 anni fa, e i cui obiettivi sono ancora oggi condivisi da 100 milioni di persone in tutto il mondo. Entrare al CICR è come entrare nella casa di un caro amico, la senti tua senza che lo sia davvero. C’è una vibrazione, una tensione che si avverte persino nel modo in cui parlano le guide: i sette principi non sono parole vuote, ma un modo di agire.
La mostra, progettata con l’aiuto di architetti provenienti da ogni parte della terra, è sorprendentemente moderna e tecnologica. Pochissimo è dedicato alla Croce Rossa e alla sua storia: solo una piccola sala dove troneggia la statua di Dunant. Gran parte dello spazio espositivo è dominato dalle sfide che l’associazione affronta quotidianamente: crisi internazionali, emigrazione e immigrazione, disastri naturali e tutte le situazioni che mettano pericolo la salute umana. Questo può sorprendere chi associa Croce Rossa solo con “ambulanza”, senza conoscerne i principi.
Sono toccanti i racconti video narrati dai protagonisti in aree appositamente allestite, trai quali profughi ambientali, ragazzi soldato e volontari, uno spaccato facilmente comprensibile anche a chi di Croce Rossa non sa nulla.
Superata questa introduzione si arriva a una serie di quattro aree comunicanti fra loro, ognuna dedicata a un tema specifico, preparata appositamente per rimanere impressa nella mente. In una di queste, tante catene spezzate pendono dal soffitto, a rappresentare in modo crudo e tangibile i legami spezzati.
Il CICR, come forse si è capito, è qualcosa di più della sede amministrativa centrale della Croce Rossa, più di un museo o una mostra. È il cuore pulsante di una grande famiglia, un cuore che chiunque dovrebbe vedere almeno una volta. (lpi)