Il Centro Italia trema ancora
Ieri sera, nella nostra sede a Lavis, si è tenuta una lezione di aggiornamento sull’emergenza pediatrica. Alle 21.20 precise la staffa che regge il proiettore ha iniziato a oscillare e abbiamo percepito una lievissima scossa di terremoto. Lievissima per chi la riceve a 400 chilometri di distanza, perché per le popolazioni appenniniche a cavallo tra Marche, Umbria e Lazio, che l’hanno percepita due minuti prima in tutta la sua potenza, le conseguenze sono state devastanti.
Il caso ha voluto che la scossa più forte fosse preceduta da una più debole, per cui molte persone sono scese in strada e al momento dei crolli quasi nessuno era nella propria abitazione. Nessun morto, a questo giro, ma 3.000 persone che hanno passato una notte gelida al freddo e che ora non hanno più una casa dove tornare.
La Croce Rossa Italiana ha subito attivato la “macchina dei soccorsi” che la contraddistingue e squadre di supporto psicologico sono state inviate nell’area, insieme ad ambulanze e volontari dei Soccorsi con mezzi e tecniche speciali (SMTS).
Il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, si è messo subito in contatto con i comitati delle aree colpite e ha seguito le attività di soccorso.
Intanto ieri notte grazie alla Croce Rossa di Amatrice è stato messo a disposizione il palazzetto dello sport, che ha ospitato i cittadini impauriti dalle scosse.